Programma software GIS per la gestione degli indici di crisi
La rilevazione degli indizi di crisi dell’impresa consente all’imprenditore di assumere più agevolmente le idonee iniziative per farvi fronte nell’ottica di superare la crisi e recuperare la continuità aziendale. Per questo motivo risultano importanti gli indici che misurano la sostenibilità degli oneri di indebitamento con i flussi di cassa che l’impresa è in grado di generare, l’adeguatezza dei mezzi propri rispetto a quelli di terzi ed eventuali ritardi reiterati nei pagamenti. L’adeguatezza di tali indici deve comunque essere certificata da un professionista indipendente.
Il nuovo programma GIS Indici di crisi si installa sulla nuova versione di GIS Bilanci e, ricevendo i saldi contabili dell’impresa dal modulo di contabilità, alimenta in automatico un nuovo gruppo di tabelle appositamente create all’interno di GIS Bilanci. L’analisi di queste tabelle, opportunamente integrate con dati previsionali a 6 mesi così come richiesto dalla normativa, consente al professionista di redigere una specifica attestazione da allegare alla Nota integrativa dell’impresa esaminata. GIS.Com è il software per commercialisti e la gestione dello studio e del professionista che consente agli stessi di ridurre i tempi di inserimento dati e diminuire la possibilità di errore.
La rilevazione tempestiva dello stato di crisi dell’azienda
Tutti gli imprenditori hanno l’obbligo di organizzarsi in modo da essere in grado di rilevare tempestivamente la crisi. I segnali da tenere sotto controllo riguardano l’esistenza di: debiti per retribuzioni scaduti da almeno 30 giorni pari ad oltre la metà dell’ammontare complessivo mensile delle retribuzioni; debiti verso fornitori scaduti da almeno 90 giorni di ammontare superiore a quello dei debiti non scaduti; esposizioni nei confronti delle banche e degli altri intermediari finanziari che siano scadute da più di 60 giorni o che abbiano superato da almeno 60 giorni il limite degli affidamenti ottenuti in qualunque forma purchè rappresentino complessivamente almeno il 5% del totale delle esposizioni; una o più delle esposizioni debitorie previste dall’art. 25-novies, comma 1, del D.Lgs. 14/2019, nei confronti di Agenzia delle Entrate, Inps, Inail oppure Agente della Riscossione.
Come affrontare lo stato di crisi aziendale
Una volta riconosciuto lo stato di crisi, si pone il problema di come affrontarlo considerando: la possibilità di conseguire determinati stock di ricavi, il credito residuo verso i fornitori, i rapporti con i dipendenti e le banche, lo stato dei debiti tributari, la disponibilità di assets liquidabili non necessari per l’attività produttiva e non ultima, la possibilità che l’imprenditore possa iniettare mezzi freschi nell’impresa. Queste ed altre variabili, quali ad esempio le condizioni del mercato di riferimento e quanto l’impresa può influenzarne la domanda, rendono ogni crisi aziendale un caso a sé da gestire in modo differente. In generale, però, la decisione da prendere consiste sempre nella scelta tra chiudere e liquidare l’azienda o continuarne l’attività.
Vorresti ricevere maggiori informazioni sul modulo “Gestione degli indici di crisi” e sul software “GIS Com”?