Contratto di appalto: lineamenti di legittimità
Nell’ambito delle iniziative di Alta Formazione, il format predisposto per la formazione professionale sui temi più caldi e di maggior interesse del momento, Ranocchi promuove e organizza un Webinar riguardante i Lineamenti di legittimità del Contratto di appalto. La relazione sarà curata da Stefano Carotti (Consulente del Lavoro, docente di Diritto del Lavoro, convegnista) e vedrà la partecipazione di Edotto con l’intervento di Emiliano Faranfa sul servizio banca dati con AI:
In particolare si affronteranno i seguenti temi:
- Il contratto di appalto e di subappalto
- Le tipologie contrattuali dei lavoratori utilizzati nell’esecuzione dei servizi
- La determinazione del costo della manodopera
- Appalto e sicurezza nei luoghi di lavoro. Il costo della sicurezza
- Appalto lecito e somministrazione irregolare o fraudolenta
- Il regime della responsabilità solidale
Il webinar è fissato per il 25 Settembre con inizio alle 9,30 e conclusione alle 12,30. Per iscriversi gratuitamente bisogna compilare il form apposito nel Calendario corsi di formazione di Ranocchi.it (oppure cliccare qui per la registrazione). L’iscrizione va effettuata entro il giorno precedente l’evento.
Nota importante: il link per il collegamento al webinar verrà inviato a partire dalle 16:00 del giorno precedente l’evento, solo ed esclusivamente all’indirizzo email con cui sarà stata effettuata l’iscrizione, indirizzo che deve essere quindi attivo e presidiato (anche nelle cartelle di spam e tra le mail classificate come pubblicitarie).
Chi non dovesse riuscire a collegarsi al webinar durante la diretta potrà comunque rivedere la registrazione del video, appena sarà disponibile. Per ricevere il link in ogni caso è necessario effettuare l’iscrizione all’evento entro il giorno precedente l’evento stesso.
L’APPROFONDIMENTO DI RANOCCHI+39
I contratti di appalto e subappalto sono strumenti fondamentali per la gestione delle opere o servizi: l’appalto riguarda, infatti, l’affidamento di un’opera o servizio a un’altra impresa, mentre il subappalto avviene quando l’appaltatore principale cede parte del lavoro a un altro fornitore. Nella legislazione italiana, esistono due categorie principali di appalti: pubblici e privati.
Gli appalti pubblici sono regolati dal Codice degli Appalti e coinvolgono gli enti pubblici. Il nuovo Codice dei contratti pubblici è entrato in vigore nel 2023 con apposito decreto legislativo n.36.
Diverse le novità introdotte dal nuovo Codice che mira a favorire trasparenza e rispetto delle normative del lavoro. Le più importanti riguardano la digitalizzazione delle procedure per ridurre la burocrazia; la decadenza del divieto del subappalto a cascata, ovvero la possibilità che servizi o opere affidate inizialmente in subappalto possano essere ulteriormente delegate ad altri soggetti; la semplificazione delle procedure di affidamento; l’istituzione della nuova figura del Responsabile Unico del Progetto.
Nuovo Codice appalti: sicurezza e costo della manodopera ed il costo della sicurezza
Il Decreto legge numero 19 del 2024 introduce anche nuove disposizioni in materia di lavoro. Le nuove normative riaffermano la protezione delle condizioni lavorative dei dipendenti coinvolti, con l’obiettivo di prevenire l’uso fraudolento degli appalti per ridurre i costi del lavoro.
Il decreto PNRR prevede l’inasprimento del regime sanzionatorio per la tutela della sicurezza sul lavoro e la tutela della salute dei lavoratori e misure specifiche di contrasto al lavoro irregolare con determinate sanzioni amministrative e penali.
Per quanto concerne il costo della manodopera, nell’ambito degli appalti pubblici e privati è stato introdotto l’obbligo di richiesta del certificato di congruità dell’incidenza della manodopera sull’opera complessiva prima di procedere al saldo finale dei lavori. Come specificato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il responsabile del progetto di realizzazione dei lavori edili, negli appalti pubblici (di valore complessivo pari o superiore a 150.000 euro), e il committente, negli appalti privati (di valore complessivo pari o superiore a 500.000 euro), prima di procedere al saldo finale dei lavori, sono tenuti a verificare la congruità dell’incidenza della manodopera sull’opera complessiva.
Riguardo il trattamento economico dei lavoratori, questo deve risultare complessivamente non inferiore a quello previsto dal contratto collettivo nazionale e territoriale stipulato dalle associazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.
La responsabilità solidale
Il decreto PNRR è intervenuto anche sulla responsabilità solidale retributiva e contributiva dei lavoratori, introducendo maggiori tutele.
In particolare, l’articolo 29 stabilisce che “il committente imprenditore o datore di lavoro è obbligato in solido con l’appaltatore, nonché con ciascuno degli eventuali subappaltatori entro il limite di due anni dalla cessazione dell’appalto, a corrispondere ai lavoratori i trattamenti retributivi, comprese le quote di trattamento di fine rapporto, nonché i contributi previdenziali e i premi assicurativi dovuti in relazione al periodo di esecuzione del contratto di appalto”.